L’AMI è sorta a Faenza l’8 dicembre 1989 per opera di mons. Mario Babini, tornato alla casa del Padre il 15 ottobre 2008, e della dott. Maria Pia Reggi, insieme ad un primo gruppo di missionarie italiane, indiane ed eritree. Nella Solennità dell’Immacolata Pia Reggi e le missionarie dell’India si consacrarono nelle mani di Don Mario, accogliendo il dono di una nuova fondazione. Questa fu l’origine della Fraternità Femminile dell’AMI. Il primo regolamento della Fraternità fu stilato, insieme a Pia e don Mario, da Daisy Kandathil, Reemy Thottan, Alice Joseph e Maria Antonietta Zampino. Nella Solennità dell’Epifania il Vescovo di Faenza-Modigliana, il compianto mons. Francesco Tarcisio Bertozzi, approvò la bozza dello statuto che dava persona giuridica alla nascente Famiglia AMI. Fra i soci fondatori Maria Antonietta Zampino e Sheela Antony furono di grande aiuto nell’attualizzarlo. L’adesione di coppie di sposi e fidanzati diede fin dagli inizi credibilità all’intuizione iniziale.

Lo statuto ecclesiale dell’AMI ha ricevuto la prima approvazione il 2 marzo 1991 da mons. Francesco Tarcisio Bertozzi

L’approvazione definitiva è stata data dal Vescovo di Faenza-Modigliana, Mons. Claudio Stagni, il 1 marzo 2010.

Ad aprile 2017  è stata approvato dal Vescovo di Faenza -Modigliana, Mons. Mario Toso la revisione del regolamento comune, dello statuto e  del regolamento interno della fraternità  Femminile.Il vescovo  ci ha incoraggiato con un discorso fatto durante l'assemblea.